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Il 02/03/2005 alcuni pendolari Viterbesi, esasperati dall'ennesimo guasto, hanno bloccato per circa un'ora i binari a Viterbo Porta Romana

2 MARZO 2005

Della serie "…ancora una volta disservizi e ritardi nella FR3 Viterbo-Roma".


Cliccare sulle immagini per ingrandirle


Il treno diretto delle 6.23 arriva gia' Viterbo Porta Romana con 10’ di ritardo accusando problemi alle porte ed agli impianti con relativo fermo da parte del personale di Trenitalia per effettuare controlli (ma non siamo nel periodo della "manutenzione straordinaria"?).

Ore 6.35
I pendolari di Viterbo bloccano la stazione di Porta Romana. Intervengono le forze dell’ordine e, nella confusione generale, il personale di Trenitalia, che riceve ordini telefonici continui e discordanti dalla centrale operativa, propone ai pendolari le più "svariate" soluzioni:

  1. il treno delle 6.39 "semidiretto" partira' in sostituzione (?) del "diretto" effettuando comunque tutte le fermate cosi' come da tabella di marcia (risposta: rifiuto e blocco anche di questo treno da parte dei viaggiatori);
  2. il treno "diretto" è stato "riparato" ripartira' subito (risposta: come avete fatto?, "…gli ho dato 4 cazzotti e riscaldato il tubo dell'aria dei freni con l’accendino").
Ore 7.10
I pendolari si rifiutano di salire sulla vettura "riparata" (il vecchio "materiale" non regge piu' occorre sostituirlo con vetture nuove e piu' capienti anche in considerazione del fatto che tale treno dal 1° marzo è stato prolungato fino a Ostiense) e propongono come alternativa di far partire il TAF delle 6.39 effettuando solo le fermate previste dal "diretto" (Bracciano-Anguillara-Roma) come UNICA CONDIZIONE PER LO SBLOCCO DEI BINARI.

In seguito ad altre faticose e confuse trattative con le sale operative di Trenitalia attraverso i capitreno, solo alle ore 7.35, DOPO PIU' DI UN’ORA AL FREDDO (-5°), i viaggiatori decidono di salire sul treno proposto (TAF - 6.39) improvvisato come "diretto", minacciando un ulteriore blocco alla stazione successiva in caso contrario.

Cosi', dopo essere giunti all’esasperazione, i viaggiatori sono riusciti ad ottenere quello che fino ad oggi è stato loro negato, cioè un altro treno "diretto" con orario di partenza accettabile e senza notevoli ripercussioni sulla linea.

Cio' anche a dimostrazione della persistente incuria nella manutenzione del materiale viaggiante e quindi della sicurezza della linea, nonché della superficialita' con cui vengono trattate le richieste dei viaggiatori.

Si riportano gli orari di ripartenza dalle stazioni interessate dal treno "sostituitivo" a conferma dell’attuabilita' delle proposte dei pendolari:

  • Viterbo Porta Romana - 7.35
  • Bracciano - 8.05
  • Anguillara - 8.18
  • Valle Aurelia – 8.51
  • S. Pietro – 8.53
  • Trastevere – 9.08
  • Ostiense – 9.15
Dobbiamo dare atto, inoltre, che il personale viaggiante di Trenitalia intervenuto in tale situazione si e' adoperato per i viaggiatori, nonostante i continui disagi (altoparlante non funzionante sul treno partito), nella soluzione dei problemi verificatisi instaurando anche un contatto telefonico tra i viaggiatori e il servizio competente di Trenitalia.

Confermiamo l'assemblea pubblica per il 19 marzo (orario e luogo da stabilire) alla quale chiediamo anche la partecipazione delle autorita' competenti (Comune, Regione, Trenitalia e RFI).

MoSP di Viterbo (Movimento Spontaneo Pendolari Viterbesi)