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Abolizione della fermata di Orte dal 9 dicembre 2007, appello alla nostra classe politica

12/11/2007


Trenitalia elimina la fermata più frequentata di tutto il treno per evitare sovraffollamento, siamo alla follia pura?

Trenitalia ha messo in cantiere delle modifiche all'orario ferroviario tra le quali spicca l'abolizione della fermata di Orte per la coppia di treni 2481 Perugia-Roma, in partenza da Orte alle 8.00, e 2484 Roma- Perugia, in partenza da Roma Termini alle 18.14.

Questi due treni sono i più usati dai pendolari visto che consentono di arrivare a Roma intorno alle 8.35 e di ripartire alle 18.14, orari fondamentali per chi deve rispettare il classico orario di lavoro dalle 9.00 alle 18.00.

In particolare il treno delle 18.14 è sempre stracarico di passeggeri, la maggior parte dei quali diretti alla stazione di Orte, e per questo centinaia di persone hanno recentemente firmato un appello per chiedere almeno un vagone in più, ma Trenitalia per tutta risposta ha deciso di eliminare del tutto la stazione di Orte! Negli anni '60 si invocava la fantasia al potere, ora Trenitalia c'è arrivata. E' infatti indiscutibile che eliminando Orte i treni non saranno più affollati, è una soluzione che nessun comune viaggiatore sarebbe riuscito a concepire!

Forse però ai geni che hanno partorito questa idea è sfuggito qualche potenziale inconveniente:

1) Attualmente su treno delle 8.00 da Orte, composto di 10 carrozze, salgono centinaia di persone e il convoglio riparte completamente pieno, e con diversi viaggiatori rimasti in piedi; anche sul successivo treno delle 8.08 in arrivo da Viterbo, di sole 4 carrozze, è frequente che qualcuno dei numerosi pendolari di Orte non trovi posto a sedere. Eliminando il treno delle 8.00, tutti i passeggeri sarebbero costretti ad usare il treno delle 8.08 (non ci sono altri treni per più di un'ora), che tra l'altro è molto più corto dell'altro. Si creerebbe un sovraffollamento facilmente immaginabile.

2) Attualmente la maggior parte dei viaggiatori del treno da Roma delle 18.14 scende ad Orte alle 19.00. Da dicembre in avanti questi pendolari potrebbero solo partire da Roma con il treno successivo, che diventerebbe affollatissimo a sua volta e che arriverebbe ad Orte 20 minuti più tardi (che vuoi che sia) e magari dovrebbero anche organizzarsi per proseguire con mezzi propri. Da Orte partono infatti alle 19.05 numerosi altri mezzi: un treno per Viterbo (che si ferma anche a Bassano, Attigliano, Sipicciano, Grotte S. Stefano e Montefiascone), e vari Autobus per Viterbo, Bassano, Soriano, Amelia, ecc; c'è perfino un autobus urbano da Orte Scalo ad Orte. A Trenitalia deve essere sfuggito che tutto questo spiegamento di forze diventerebbe del tutto inutile se il treno in arrivo da Roma non si fermasse ad Orte, visto che treni ed autobus partirebbero tutti vuoti. In particolare per chi è diretto a Viterbo l'unica alternativa diventerebbe il successivo treno delle 19.00 da Roma, quasi un'ora dopo il treno delle 18.14 (vorrà dire che i pendolari avranno il tempo di stare un'oretta a zonzo per la capitale dopo il lavoro, magari compreranno i regali di Natale...)

Fin qui i fatti, ma poi qualcuno ha fatto una deduzione logica: Trenitalia aumenta le tariffe interregionali, e quindi anche la tariffa Umbria-Lazio, e visto che Orte è nel Lazio la Regione Umbria decide che il treno non si ferma più e tanti saluti, se la vedesse la Regione Lazio!

Quel che è peggio è che su questa faccenda scandalosa è calato il silenzio, e per questo sollecitiamo con forza gli amministratori regionali, provinciali e comunali perché non consentano l'ennesima penalizzazione ai danni di Viterbo e di tutto l'Alto Lazio.