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Perche' pagare?

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di protesta inviata dal pendolare Luigi Tozzi a Marrazzo.
Pubblichiamo anche un video che testimonia lo stato delle carrozze dell'unico treno diretto Roma-Viterbo.


Caro dott. Marrazzo
Mi rivolgo a Lei che sempre ha avuto a cuore i diritti dei cittadini. Ricordo ancora con piacere le sue belle trasmissioni alla RAI.

Le invio un piccolo video amatoriale fatto oggi con il mio telefonino. Mi scuso della qualità delle immagini, che comunque credo che riescano a far vedere lo stato in cui i treni della nostra regione si trovano e sui quali dobbiamo viaggiare.

In particolare quello che vedrà è l’unico “diretto” che la città di Viterbo ha per Roma.

Molte volte abbiamo chiesto a Trenitalia di cambiarlo, di aumentarne e di velocizzarne le corse perché non si possa più chiamare “La Feccia della Tuscia”, ma finalmente la “Freccia della Tuscia”.

Alle volte caro dottore mi domando, ma Lei o qualsiasi altro essere umano che usi i treni della nostra regione deve pagare per forza a fronte dell’immobilismo di Trenitalia? Dobbiamo sempre pagare il biglietto o l’abbonamento per viaggiare in ritardo, in carrozze che il video che le mando dimostrano bene di che livello siano?

Le faccio notare che qualche giorno fa su RAI 3 nella trasmissione REPORT le ferrovie spagnole hanno dichiarato che nel caso i treni dei pendolari abbiano più di 5 minuti di ritardo si impegnano a rimborsare il biglietto. Ma loro sono in Europa, noi nel Lazio.

La prego questa volta mi risponda e non rigiri la mia lettera all’assessore Ciani perché non cada nel vuoto come la precedente.

Cordialmente
Luigi Tozzi