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Di Pietro a Viterbo e la FR3

Il 14 Luglio il ministro delle infrastrutture Di Pietro sarà a Viterbo per un incontro con le autorità locali e col ministro Fioroni

Si parlerà sicuramente del completamento della Trasversale Orte-Civitavecchia e delle possibilità di raddoppio della Cassia da Monterosi in poi, ma noi ci auguriamo soprattutto di avere notizie sul futuro della FR3 e di un eventuale prolungamento del raddoppio della linea tra Cesano e Viterbo e di ammodernamenti nel tratto Roma-Cesano, e per questo rivolgiamo una lettera aperta al Ministro Fioroni che fa seguito a quella da noi già inviata a tutti i parlamentari della Tuscia il 18/5/2006.


Il problema di questa linea è infatti soprattutto strutturale:

La FR3 è stata progettata nella fase di ammodernamento del 2000 per un servizio urbano con appendice extra-urbrana, ma è stato clamorosamente sottovalutato che le nuove fermnate avrebbero portato ad un aumento di utenza e a un incremento dei tempi di percorrenza dei treni extra-urbani.

In pratica ci ritroviamo con una linea lenta e sovraffollata.

Non sono stati previsti binari di scambio (tranne che a La Storta) e di conseguenza, essendoci un treno urbano ogni 15 minuti in viaggio nella tratta Roma-Cesano, c'è l'impossibilità di marciare con una velocità accettabile per i treni extraurbani, tanto che le vecchie automotrici diesel su singolo binario impiegavano tra Roma e Bracciano 10 minuti in meno rispetto ai treni attuali!

Da Cesano a Viterbo poi la linea è rimasta a singolo binario, con i problemi che questo comporta in termini di tempi di percorrenza, di numero di corse possibili e di eventuali ritardi di un treno che si ripercuotono su tutte le altre corse.

Chiediamo quindi con forza un impegno ai nostri rappresentanti per il prolungamento del raddoppio della linea da Cesano in avanti, e allo stesso tempo pensiamo che anche nel tratto urbano siano necessari dei correttivi come per esempio la realizzazione di scambi "bypass" all'ingresso delle stazioni per consentire comunque il servizio anche in caso di guasto ad uno più treni, e l'introduzione di brevi tratti di terzo binario per consentire ai treni extraurbani di sorpassare le corse urbane (vedi animazione).